2 stelle in più nel cielo di Godia

Forse per qualcuno è stata una sorpresa. Per chi conosce “Agli Amici” si tratta di una piacevole certezza. C’era il gabbianone la prima volta che conobbi Emanuele Scarello e c’era, scomparso solo qualche mese fa, Vinicio Dovier, master chef dello storico Boschetti a Tricesimo. C’erano i volti vecchi e nuovi della ristorazione friulana ed Emanuele Scarello sedeva tra i grandi con umiltà, ma con il sorriso di chi la sa lunga.

Proprio Vinicio Dovier , prendendo la parola, con tanto rispetto disse: “La cucina di Emanuele è particolare, mai scontata. O la odi o la ami”. Allora non la conoscevo e mi ripromisi di andare.

Il team 360 Wine Consultingal completo (?!) comincia  a seguire gli incontri di cucina a 10 stelle, ufficialmente per smentire o confermare la nomea del posto, ufficiosamente, in fondo in fondo, eravamo lì per imparare con tanta curiosità e umiltà.

E per tanta che sia la stima per il nostro chef Emanuele, Agli Amici è la squadra a fare la differenza. Un’orchestra diretta da un grande direttore, dove né gli uni né l’altro, se soli, riuscirebbero a creare la sintonia perfetta.

Le 2 stelle Michelin non fanno altro che confermare la solare professionalità di Michela Scarello in sala, nella gestione della cantina sempre ricca di nuove o storiche etichette. Michela crea l’atmosfera che lei stessa, da cliente, vorrebbe trovare in un ristorante. La genialità di Emanuele Scarello quando, citando Henry Ford a un importante convegno, esordisce: “Perché tutti mangiano uova di gallina e non le uova di papera? Perché le prime fanno comunicazione! Mentre le papere depongono le uova con discrezione, le galline fanno molto rumore”.

A fare da contorno, diventando il punto di forza del ristorante, è il team dei/delle giovani professionisti/e, dove il termine giovane in questo caso non vuol dire inesperto.

Ma ci sono altre 2 persone, e mi piace un pò pensare che queste 2 stelle le rappresentino, ad aver guidato il destino del ristorante “Agli Amici“: Tino Scarello e la moglie Ivonne. Sempre sorridente Tino con la sua sconfinata allegria e i suoi aneddoti che tanto arricchiscono la sala bar attigua, tanto discreta e professionale Ivonne sempre dietro ai fornelli ma subito pronta a svelare i segreti della sua cucina durante i corsi o via web.

Due genitori consapevoli che per contribuire alla crescita professionale dei figli occorreva uscire dai confini del Friuli. Chilometri e chilometri in macchina solo per conoscere e far conoscere ai loro ragazzi la cucina di un determinato chef o di un altro.

Agli Amici niente è lasciato al caso, tutto viene seguito, eseguito e curato nel minimo dettaglio. Il cliente è importante, viene coccolato e accompagnato alla scoperta di connubi gastronomici d’autore. Non è solo la materia prima a far la differenza, è il modo in cui questa si fonde con insoliti ingredienti arricchendoli e arricchendosi. E’ l’esplosione di colori e sapori che, a livello sensoriale, conducono il cliente verso un’esperienza enogastronomica che può essere compresa solo provandola.

Agli Amici…è tutto “masse bon“!

Articolo a cura di Andrea Valentinuzzi

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