Non ci resta che…piangere?

Qualche giorno fa mi sono nuovamente imbattuta nella spinosa questione degli archetti o, in alcuni casi definite lacrime, nel vino. Alcune associazioni e organizzazioni che millantano di conoscere tutto sul mondo del nettare di Bacco sono ancora convinte, e fanno proseliti in questo senso, che i famosi archetti in un calice sono creati dalla presenza di glicerina nel vino.
Ora, non sono qui a millantare alcunché ma credo occorrerebbe documentarsi prima di dare per scontato qualcosa.

Per cui mi sono sentita quasi in dovere, anziché snocciolare tesi su tesi, di linkare un articolo già pubblicato diversi anni fa sulla rivista dell’Onav dove si fa riferimento a diversi trattati scientifici che non solo spiegano ma…magia magia…svelano il mistero degli archetti.

E se dopo aver letto l’articolo qualcuno fosse ancora in dubbio se credere o meno alla “magia” ..fate un giro su google e magari fatevi regalare un buon testo AGGIORNATO sull’arte della degustazione.

Cosa c’entra la glicerina con gli archetti nel bicchiere

Articolo a cura di Andrea Valentinuzzi

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